allora: da quando vivo qua non mi sono più dovuto mettere in giacca e cravatta. la cosa è indubbiamente vantaggiosa. pensate solo allo svacco di potere andare al lavoro con i bermuda ed una camicia o maglietta a fiori o con la foto del vostro gruppo metal preferito. ultimamente poi con il caldo ho scoperto i sandali stile uomo di Similaun (o anche Homo Altovalsusinus) e lo svacco ha raggiunto vette mai viste prima d'ora.
ma come tutte le storie meravigliose anche questa ha un finale triste: lunedì dovrò andare ad una riunione di lavoro per aiutare un amico a presentare un sistema software che... ok non ve ne frega un cazzo ed io sto diventando prolisso, quindi andrò al punto: devo andare a questa riunione di merda.
si ma come? siccome il Perù in certe cose è rimasto ai tempi delle caverne, anche con 30º e anche se la riunione non è formale al 100% bisogna per forza andarci vestiti da travèt.
per il completo giacca e cravatta non ci sono problemi: ne ho 3, italiani, frescolana, costati una schioppettata prima di venire qua e, stranamente mi stanno ancora (ho messo su qualche chilo).
per le scarpe invece c'è il problema: ne ho di belle, italiane ma stranamente il mio piede è impercettibilissimamente ingrassato. o sono le scarpe che si sono ristrette? personalmente scarterei questa seconda ipotesi. se poi ci aggiungo che in questi ultimi anni mi sono comprato scarpe da ginnastica misura 45 si rafforza la prima delle teorie: il mio piede è diventato come uno zampone di Modena!
dopo qualche madonna fatta cadere dal calendario mi attrezzo di buona volontà ed esco per andare a comprarmi un paio di scarpe. entro in un negozio, ne vedo qualcuna che mi potrebbe interessare, chiedo il prezzo (prima di tutto chiedere sempre il prezzo), e poi dico "avete la taglia 45?" e loro: "no señor, le abbiamo fino al 43". "che negozio delle balle" - penso, e così mia vvio verso un'altro negozio e... indovinate un po'? "avete il 45?" - "no".
e così inizia un pellegrinaggio in tutti i negozi della zona, e da tutti ricevo la stessa, ineluttabile, implacabile, insensibile risposta "NO".
ora la cosa in sè va anche capita: in un paese dove la statura media del masculo è di 165 cm, la possibilità di vendere scarpe taglia 45 si riduce sensibilimente. da ciò ne deriva che i produttori non producano simili zattere.
ma io non mi arrendo: prendo il telefono, chiamo tutte le aziende calzaturiere e da alcune ricevo una risposta positiva "si le abbiamo!". e così ieri mattina, non potendo muovermi da casa, riempio il portafogli di soldi della mia bella e la mando con precise istruzioni a comprami le scarpe taglia 45.
immagino che avrete già capito com'è andata a finire: non le ha trovate. in tutti i negozi quei ritardati dei commessi le dicevano "si, si, le abbiamo, ora gliele tiriamo fuori" per poi dopo mezz'ora tornare a mani vuote.
dopo avere ricevuto la notizia ho tirato fuori le 43 1/2, che stringono le mie dolci estremità a tal punto che ormai la circolazione sanguinea è irrimediabilmente compromessa. ora mentre scrivo le sto indossando, nella vana speranza che si allarghino almeno un po', visto che domani l'appuntamento è alle 9.00, quindi non ho più speranze di trovarle da qualche altra parte.
che bella giornata che sarà domani!
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