sono stato assente per un po' lo so. diciamo che ero un po' scazzato e non mi avanzava troppo tempo per dedicarmi a scrivere. ovviamente non ve ne frega una benemerita cippa, ma ci tenevo lo stesso a farvelo sapere.
questo post (ho la sindrome del forumista) è il primo di 3 o 4 (dipende) che dedicherò ad un'esperienza che inevitabilmente prima o poi tocca tutti noi: andare ad un funerale. peruviano ovviamente.
ieri mattina mi alzo giulivo e garrulo (è una palla, al mattino mi sveglio tutto sudato e con un'alito miasmico) con la prospettiva di truff... ehm vendere ad un ignaro compratore un'auto leggerissimamente usata , ovviamente ad una cifra folle.
il piano comprendeva (dopo avere incassato i franchi) passare a prendere la mia bellissima compagna, portarla a cena fuori da qualche parte, bere un paio di DRINCS e magari ci scappava pure una bella ciulata in riva al mare e chissà cos'altro (sto cercando di convincerla di fare un bel trio con una splendida mulatta, ma per il momento nisba).
tutto fila liscio fino a quando, ormai conclusa la truff... vendita dell'automezzo mi squilla il cellulare (ci sono anche qui, approfitto per dirlo a mia zia Claretta (nella famiglia di mia madre sono un cicinino fascisti, mia mamma si chiama Vittoria ed è nata nel '41) che pensava non ci fossero. anzi colgo l'occasione per farle sapere che abbiamo anche l'elettricità e l'acqua corrente) e vedo sullo schermo il nome della mia bella. penso - sarà già tutta eccitata per stasera e mi sta chiamando per dirmi che si è appena comprata un completino intimo in pelle di ocelot...-, e così rispondo mentre la mia mente fantastica su come strapparle a morsi l'ocelot di dosso e mi diventa barzotto....
io - "ciao amore come stai?"
lei - "bene amore, però ho una brutta notizia... mi sa che stasera la nostra cenetta salta... è morto il suocero di mio fratello e dobbiamo andare alla veglia funebre..."
avete presente la scena di Fantozzi quando c'è alla tele Italia-Inghilterra ed il suo capufficio lo chiama per andare a vedere la proiezione di un film cecoslovacco con i sottotitoli in tedesco? ok, adesso sapete come mi sono sentito io.
antefatto: il trapassato (80 anni) non stava bene da tempo, ma si attribuiva il suo malessere ad una forma depressiva causata dalla preoccupazione per lo stato di salute della madre di questi (102 anni), la quale ultimamente "non stava tanto bene". poi per puro caso si è scoperto che il poveraccio aveva un cancro terminale, e così in 15 giorni è mancato all'affetto dei suoi cari o, come direbbe il mio amico Danilo (un vero raffinatone), ha messo le scarpe al sole, con buona pace della vecchiaccia 102 enne che ne frattempo è stata vista fare gestacci inconsulti tra cui mostrare il dito medio e il gesto dell'ombrello. chissà come mai...
comunque pervaso da un entusiasmo che a malapena riuscivo a contenere passo a prendere la mia bella (tra l'altro vengo a sapere che ha circa 12 nonni, 46 zie ed un numero imprecisato di cugini, e tutti mica tanto freschi, quindi mi sa che negli anni a venire la cosa si ripeterà con una certa frequenza), e ci avviamo verso la veglia.
dimenticavo: non avevo pranzato! quindi avevo una fame tipo orso polare quando si sveglia dal letargo invernale di 8 mesi. convinco quindi la mia lei a fermarci per strada a mangiare un boccone. finisco per ingozzarmi di pollo fritto con salse piccantissime come un porco, il tutto in tempo record, con il risultato di fare una mezza indigestione e passare una notte terrificante in cui ho alternato orripilanti rutti e puzzolentissime scoregge.
giunti alla veglia, anzi direi meglio VEGLIODROMO, trattandosi di una specie di capannone diviso in vari stanzoni adibiti a camere ardenti dove contemporaneamente si fa compagnia ai vari defunti, risalta subito alla vista o meglio ancora all'udito un musicista con tanto di pianola simil Bontempi il quale intona improbabili arie liriche. nel contempo c'è un assembramento di gente (non conoscevo nessuno, salvo mio "cognato" e sua moglie) mica da poco: almeno 300 persone. tutti che chiaccherano, si ingozzano di patatine, biscotti, panini, caffè e gazzose di vario tipo.
qua e là eccheggiano anche delle grasse risate e pure un paio di bestemmioni, tanto per rendere l'idea del dolore che pervadeva i presenti.
aggiungo una cosa: non è che io voglia darmi delle arie, tra me e Brad Pitt ce ne corre, ma cazzo, qualla sembrava la riunione dei MOSTRI RANCIDI DELLA PALUDE VERDE. ce ne fosse stato uno almeno decente. erano tutti brutti come la morte!
dopo circa un'ora e mezza dal mio arrivo il Pavarutto la pianta di spaccarmi timpani e balle (con un certo dispiacere dei presenti, i quali a quanto pare sembravano apprezzarne le qualità canore), e spunta un tizio assolutamente anonimo il quale inizia a parlare (non si capiva un cazzo di quello che diceva, ma va detto che io ero in fondo allo stanzone), e poi a recitare una litania di preghiere a cui tutti rispondevano in mormorato coro.
fin qua tutto nella norma, ma quando gli ave maria consecutivi iniziano a ripetersi incessantemente oltre le cento volte la gente inizia a mostrare segni di mancamento. ed infatti dopo i primi quarantacinque minuti di pater e marie ho iniziato a contare le prime defezioni. prima timide ed impercettibili, poi spudorate e massive. alcuni che facevano la coda per andare in bagno, altri che uscivano a fumare, bere, prendere aria, ecc, ecc. e così alla fine assieme al prete e al defunto (non aveva scelta, anche se sono convinto che non vedeva anche lui l'ora che lo seppellissero, così finiva sto strazio a sfondo religioso), sono rimasti solo i più stoici, mentre che il grosso del gruppo era ritornato a bere, mangiare e sghignazzare fuori.
a quel punto mi si avvicina la "cognata" figlia del defunto, mi abbraccia ed inizia a raccontarmela di suo papà, la sua vita, morte e miracoli. mentre lotto con le salse piccanti che non sentivano ragione di andare giù e con la speranza di non ruttarle in faccia proprio in un momento così triste, fingo spudoratamente di essere interessato a quello che mi racconta, almeno fino al momento in cui non mi racconta che anzichè mettere negli annunci mortuari il nome di battesimo di suo padre, i figli hanno deciso mettere quello DEL CANE Fufy, perchè - mi spiega - suo papà ci si identificava talmente tanto con la bestiolina che si faceva anche lui chiamare così.
mentre cerco con enorme sforzo di non scoppiare a ridere abbozzo un sorriso di circostanza e mi metto a cercare la mia compagna per andarcene a casa (ormai era mezzanotte), quando la mia attenzione viene richiamata da una cosa: in fondo allo stanzone, vicino alla bara, c'era una vecchietta che avrà avuto almeno 100 anni seduta su una sedia a rotelle che faceva il gesto dell'ombrello. chissà chi era.
1 commento:
Allucinante....
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